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Kiobu Audarya

Nuragus di Cagliari Audarya

Un nodo che unisce tradizioni

“Kiobu”, parola sarda che significa nodo, groviglio, intreccio, è più di un semplice nome per un vino. È un concetto che riflette l’essenza stessa della cantina Audarya: un codice, un linguaggio che connette passato e presente, tradizione e innovazione. Questo termine evoca l’idea di legami intricati e indissolubili, simili alle radici di una vite che si intrecciano profondamente nel suolo fertile.

Il cuore di Kiobu

L'Intreccio di vitigni e cultura

Il vino “Kiobu” nasce dall’unione e dalla maturazione produttiva di diversi vitigni, selezionati per creare un blend armonioso e complesso. Questa scelta simboleggia non solo l’integrazione di diverse qualità vitivinicole ma anche l’importanza dei legami umani e culturali che la nostra cantina valorizza. Ogni bottiglia di Kiobu racchiude un tessuto invisibile che lega Audarya ai suoi consumatori, offrendo un’esperienza che va oltre il gusto.

L'innovazione di Kiobu

Dall'antico al moderno

La creazione di “Kiobu” si ispira all’antico sistema di conservazione delle informazioni utilizzato dagli Inca, il “Khipu”. Questo metodo, basato su nodi e cordicelle, era talmente avanzato da eliminare la necessità di sviluppare una scrittura formale. Ogni nodo e intreccio sulle etichette del Kiobu rappresenta un legame tangibile tra il vino, l’azienda e il cliente.

La scheda

Kiobu Isola dei Nuraghi IGT

Classificazione: Isola dei Nuraghi IGT
Uvaggio: 80% Carignano, 15% Cannonau e 5% Bovale
Provenienza: Vigna Audarya Serdiana
Suolo: terreni calcareo – argillosi a 200 metri sopra il livello del mare. Esposizione sud-ovest
Clima: mediterraneo, bassa piovosità invernale ed estati ventilate e soleggiate.
Età media delle vigne: 30 anni.
Sistema di allevamento: alberello a spalliera bassa. Densità d’impianto di 5000 ceppi per ettaro e produzione di 35 – 40 ql.
Vendemmia: le diverse varietà vengono vendemmiate separatamente con raccolta manuale. Fine settembre-Prima decade di ottobre.
Vinificazione: macerazione a temperatura controllata e successiva fermentazione alcolica alla temperatura di 26-28°C.
La malolattica avviene in barriques francesi nelle quali il vino completa il proprio ciclo di affinamento per i successivi 18-24 mesi.
Colore: rosso rubino carico.
Olfatto: ricco e complesso.
Gusto: Equilibrato, intenso, persistente e fine. Di grande struttura. Armonico.
Conservazione: al riparo dalla luce, con bottiglia orizzontale. Servire ad una temperatura di 18-20°C.
Abbinamenti: secondi piatti di selvaggina e di carni rosse, arrosti, formaggi stagionati. Meraviglioso da meditazione.
Formati: 0.75 lt/ 1.5 lt/ 3 lt